Risarcimento incidente stradale mortale
Ottenere il giusto risarcimento per incidente stradale mortale può essere molto difficile. Sia per lo stato d’animo in cui si trova il parente o il congiunto sia per la complessità nello stabilire l’entità del danno.
Perché chiedere l’aiuto di Difeso e Risarcito?
È importante pertanto farsi tutelare da professionisti del settore come Difeso e Risarcito. Non bisogna aspettarsi che la propria assicurazione liquidi la somma corretta di cui si avrebbe diritto. Purtroppo, come spesso accade, per ottenere quello che spetta è necessario tutelarsi affidandosi a specialisti che difendano i propri diritti. Trattandosi di risarcimenti molto importanti è conveniente essere ben difesi perchè chi paga tende a ridurre il più possibile la somma di denaro da risarcire.
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I vantaggi sono numerosi:
- Difeso e Risarcito ti offre la sicurezza di essere tutelato da una squadra di professionisti
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- La velocità maggiore nell’ottenere il risarcimento
- Difeso e Risarcito viene pagato solo quando e solo con una percentuale del risarcimento che riesce ad ottenere. Questo vuole dire che più alto è il risarcimento maggiore è il riconoscimento per Difeso e Risarcito. La percentuale è pertanto la garanzia che Difeso e Risarcito “combatte” con chi deve pagare per ottenere il massimo per il tuo Risarcimento
Incidente stradale mortale chi ha diritto al Risarcimento?
Quando si è di fronte a un sinistro stradale mortale, coloro che hanno diritto al risarcimento da parte dell’assicurazione per l’incidente stradale mortale sono i “prossimi congiunti della vittima” e il convivente.
Che cosa si intende per prossimi congiunti?
I figli, il coniuge, i fratelli, le sorelle e l’eventuale convivente. Anche gli zii, i nonni e cugini possono agire per ottenere un risarcimento per i danni da incidente stradale mortale. La giurisprudenza riconosce anche la risarcibilità del danno morale in capo al nascituro. Questo riguarda pertanto il bambino che nascerà dopo la morte del genitore.
Il risarcimento per la morte del padre nell’incidente stradale deve tenere conto anche di tutti i problemi economici che da questa perdita possono derivare.
“Danno da perdita parentale” o “danno parentale”.
È il danno all’integrità psico-fisica che le persone che si trovavano in un rapporto affettivo con la vittima hanno patito a causa dell’evento luttuoso. Ovviamente il danno parentale va provato.
Testimonianze dei nostri clienti
- Ero rassegnato, mi sono rivolto a Difeso e Risarcito con poche speranze per un sinistro stradale avuto in Francia ma grazie a loro ho ricevuto il massimo del risarcimento e in tempi abbastanza brevi. Ancora grazie dell’aiuto che mi hanno dato, non finirò mai di ringraziare per la sua grande professionalità. - S.P.
- Mia sorella, M.Z., si è rivolta a “Difeso e risarcito” per un sinistro di cui era stata vittima che si trascinava da qualche mese senza soluzioni. Le ha risolto il problema in modo rapido, dimostrando efficienza e professionalità. - N.Z.
- Dopo un incidente stradale (investito da una macchina, in bicicletta) sono stato rappresentato, seguito e consigliato con molta cura e trasparenza. Le tempistiche sono state molto brevi, con un ottimo risultato. Ringrazio per la professionalità e la disponibilità del Dott. Antonielli. Consiglio vivamente a tutti coloro che hanno bisogno. Grazie ancora! - L.P.C.
Nel risarcimento danni di incidente stradale mortale quali voci sono oggetto di risarcimento?
Bisogna tenere in considerazione due voci: il danno morale e il danno patrimoniale.
Il danno morale è quello che deriva dalla perdita parentale e si può riassumere con la sofferenza che i congiunti provano in seguito alla morte del convivente o del parente.
Il danno patrimoniale include sia la voce danno emergente sia quella del lucro cessante.
Il risarcimento per morte in un incidente stradale fa scaturire, al convivente o ai parenti, il diritto a vedersi riconosciuto il risarcimento per il lucro cessante. Il lucro cessante c’è quando la vittima generava delle entrate economiche di cui i parenti o il convivente non possono più beneficiare dopo la morte per l’incidente stradale.
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Come calcolare l’entità del risarcimento danni da incidente stradale mortale
Bisogna considerare alcuni aspetti per calcolare l’entità del risarcimento:
- il rapporto di parentela che esiste tra la vittima e chi vanta il diritto al risarcimento. Ovviamente più è stretto il rapporto di parentela, e quindi il danno, tanto maggiore sarà il risarcimento.
- l’età della vittima: come per il punto precedente anche in questo caso il danno è inversamente proporzionale all’età della vittima.
- l’età del congiunto: l’entità del risarcimento del danno diminuisce con l’alzarsi dell’età. Una persona giovane ha diritto ad un risarcimento maggiore rispetto ad un congiunto anziano perché il periodo di vita senza il deceduto sarà maggiore.
- la frequentazione tra la vittima ed il congiunto. Il danno, e quindi il risarcimento, sarà tanto maggiore quanto maggiore era l’unione tra la vittima ed il superstite.
- possono infine essere risarciti anche familiari conviventi o non conviventi fino al 2° grado di parentela.
Risarcimento incidente stradale tempi
È necessario distinguere il caso in cui sia presente il danno morale della vittima, e quindi la sua sofferenza dal momento dell’incidente sino alla morte, dal caso in cui la morte invece avvenga nell’attimo in cui c’è stato l’incidente.
Il danno morale è composto dal danno biologico e viene risarcito dall’assicurazione in favore della persona danneggiata. Il danno morale è trasmesso anche agli eredi.
Il periodo temporale in cui la persona sopravvive tra l’incidente è il decesso non è quantificato dalla giurisprudenza. Questa si limita a specificare a specificare che si può parlare di questo periodo di tempo solo se il danneggiato ha avuto il tempo necessario per prendere consapevolezza del proprio stato fisico danneggiato prima di decedere. Per poter calcolare correttamente il danno per l’incidente stradale mortale è necessario seguire le tabelle del tribunale di Milano.
Aspetti legali della morte per incidente stradale e il risarcimento
Ci sono poi diversi aspetti legali da valutare che riguardano i sinistri mortali. Con la legge 41 del 23 marzo 2016 è infatti stato introdotto un nuovo reato, quello dell’omicidio stradale che è disciplinato dall’articolo 589-bis del Codice Penale che prevede 3 diverse ipotesi delittuose che si possono riassumere così:
- Chi, con colpa, alla guida di un mezzo, provoca la morte di una persona a seguito della violazione delle norme che regolano la circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni, (pena già prevista dall’articolo 589 del codice penale).
- Chi, con colpa, alla guida di un mezzo, risulta positivo all’alcol test con risultati di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o in stato di di alterazione psico-fisica derivante dall’assunzione di droghe, è punito con la reclusione da otto a dodici anni.
- Chi, con colpa, alla guida di un mezzo, risulta positivo all’alcol test con risultati di tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 g/l è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.
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