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Scambio di provette rimossa una prostata sana

All’ospedale di Pisa nel febbraio 2011 sono state scambiare due provette contenenti due esami istologici provenienti da due pazienti diversi. È stato aperto un procedimento penale per cercare un responsabile. L’accusa sosteneva che la responsabilità fosse di due dottoresse e di una infermiera che due mesi prima che il paziente fosse operato (un imprenditore di 70 anni), dopo aver eseguito il prelievo del campione della prostata, scambiarono le etichette delle provette attribuendo al paziente il materiale prelevato da un altro malato affetto da un carcinoma prostatico.

La sentenza però si è risolta con l’assoluzione per lesioni colpose gravissime per tutte e tre le donne implicate, motivandola con “la prova è insufficiente o contraddittoria e il fatto sussiste”. Durante il processo non è stata infatti provata in modo certo, e al di là di ogni ragionevole dubbio, che le dottoresse e l’infermiera fossero responsabili penalmente.

Questo a prescindere dal fatto che l’errore ci sia stato veramente e che sia stato grave. L’ospedale infatti ha risarcito per il proprio errore il paziente con ben 215.000€.

In ogni caso, a parte il danno ed il relativo risarcimento, l’imprenditore si è detto soddisfatto per la professionalità trovata all’ospedale di Pisa, sia per l’operazione, inutile ma eseguita magistralmente, sia per l’ammissione di colpa da parte della struttura.

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