Tu hai firmato il Consenso Informato per la tua Operazione Chirurgica?
Cosa è il Consenso Informato?
Cosa è il Consenso Informato? Prima di essere sottoposto a qualsiasi Operazione Chirurgica il paziente viene informato dallo staff medico di quelli che sono i benefici della operazione ma anche di tutti quei problemi che potrebbero sorgere in seguito alla operazione stessa, tramite un modello scritto dove è descritta l’operazione e tutto quello che ne può conseguire. Il Consenso Informato deve essere firmato dal paziente prima della Operazione per accettazione e il foglio viene inserito nella sua cartella clinica.
Sia chiaro che quando si parla di Problemi Post-Operatori e di Consenso Informato non si sta parlando necessariamente di Malasanità o di Errori Medici. Bisogna essere ben coscienti che qualsiasi operazione chirurgica alla quale ci si sottopone porta necessariamente con sé dei rischi, più o meno elevati, che possono essere indipendenti dall’operato del chirurgo. Basti pensare che il nostro organismo per sua natura è sterile e la sua sterilità è garantita e protetta dalla pelle (epidermide); ogni volta che un bisturi taglia la pelle veniamo esposti ad una serie di batteri e di virus che possono intaccare il nostro organismo che può venire infettato. Se questo avviene spesso non vi è colpa del chirurgo che ha praticato l’incisione ma è una “complicazione” legata alla operazione stessa.
Spetta al paziente, una volta puntualmente e debitamente informato dai medici sui benefici e sui rischi tramite il Consenso Informato di decidere se c’è convenienza a sottoporsi a una data operazione. In pratica il paziente deve ponderare tutti gli aspetti.
Se il modello non è firmato e il paziente va incontro a dei problemi legati alla operazione, anche solo delle complicazioni non per forza cagionate dal chirurgo, si da per scontato che il Consenso informato non è stato fatto visionare dal paziente; e poiché questi non ha potuto valutare la convenienza se sottoporsi o meno alla operazione, allora la struttura ospedaliera, la clinica o il medico, possono incorrere in responsabilità per lesioni.
Può succedere anche, come sembra sia successo in questi giorni all’ospedale Oftalmico di Torino, che decine di pazienti si siano rivolte alla struttura per essere sottoposte ad un intervento per una determinata patologia. Lo staff però sembrerebbe aver fatto compilare ai pazienti un Consenso Informato relativo ad un’altra operazione. Anche in questo caso poiché il paziente non ha potuto valutare la convenienza a sottoporsi alla operazione può, in caso di complicazioni, chiedere il risarcimento dei danni alla struttura ospedaliera.
A Torino, in Consiglio Regionale, il capogruppo del Partito democratico Davide Gariglio ha evidenziato come i pazienti che si sono rivolti all’ospedale Oftalmico affetti da “stenosi dell’apparato lacrimale, con conseguente epifora, per il trattamento del dotto-nasale”, siano stati sottoposti ad intervento di Dacriocistectomia (Dc) ritenuta dalla Società Italiana di Chirurgia e dalla Società Oftalmologica Italiana troppo invasivo per la persona e ormai superato rispetto alla Dacriocistorinostomia (Dcr) con cui andavano operati.
Anzi: in numerosi casi avrebbero firmato il consenso informato per la Dcr quando poi sarebbero stati, nei fatti, sottoposti ad intervento di Dc.
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