Si è rotto un dente al ristorante e ottiene il risarcimento di 1.000€

Un cliente di un noto ristorante veneziano a causa di un guscio di un pistacchio trovato nella pietanza masticando si spacca un molare

Il fatto risale a due anni fa quando un cliente di un importante ristorante di Venezia si è rotta un dente e ha chiesto il risarcimento. Aveva chiesto un piatto particolare una specialità della casa: spaghetti di farro con sugo di pistacchio di Bronte e pepe di Penja. Purtroppo però da degustazione è stata interrotta violentemente da un guscio di pistacchio scappato al cuoco che ha provocato le rottura di un molare del cliente. Il povero signore ha dovuto immediatamente recarsi da dentista più vicino che gli ha riparato il dente.

La cifra economica richiesta dal malcapitato a seguito dell’incidente è stata di 1.000€. Tale somma è comprensiva sia della fattura del dentista sia del danno biologico subito per la rottura del dente. 682,00€ per il dentista e altri 318€ “per la natura della lesione e per il disagio”.

Per avere riconosciuta tale cifra l’infortunato ha dovuto aspettare addirittura due anni. In un primo momento infatti il cliente ha provato a fare richieste dirette al ristorante allegando la fattura del dentista ma purtroppo, come si addice alla categoria, gli esercenti hanno fatto “orecchie da mercante” e non hanno neanche risposto al cliente. Solo grazie all’intervento di una Associazione che ha portato la vicenda davanti al Giudice di Pace e lo ha assistito finalmente il cliente si è visto riconoscere i propri diritti.

Se l’esercente avesse risposto subito alle richieste avrebbe avuto un vantaggio perché non sarebbe stato condannato a pagare anche le cosiddette “spese di lite” ovvero, oltre la fattura del dentista e il danno biologico per il valore del dente rotto, anche il costo della causa che chi perde deve sostenere. Il cliente se invece si fosse rivolto subito alla Associazione, con ogni probabilità avrebbe visto la vicenda risolversi con tempi più rapidi.