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Rimborso RegalONE e Movebox

Fino a qualche mese fa era possibile trovare presso moltissimi rivenditori i cofanetti RelalOne o Movebox. Tramite l’acquisto di questi cofanetti, a prezzi relativamente convenienti, si aveva l’opportunità di godere di viaggi e soggiorni in ogni parte del mondo, pernottare nei più bei agriturismi o nei più bei castelli, pranzare nei più sontuosi o caratteristici ristoranti europei, correre su circuiti e su piste con macchine da sogno e tantissimi altri svaghi e divertimenti! Come dice il nome i cofanetti erano anche molto utilizzati come regali.

Purtroppo, come spesso accade, non è tutto oro quello che luccica.

Fin da poco tempo dopo l’uscita commerciale di questi cofanetti le persone che tentavano di utilizzarli hanno incominciato ad avere problemi. Quando infatti cercavano di prenotare per un pranzo in un ristorante o per un soggiorno in un albergo, si sentivano rifiutare non appena dichiaravano di voler usare il cofanetto RelalOne o Movebox.

Il motivo, si è poi scoperto, era che la società capogruppo MOVE GROUP Spa non rimborsava agli esercenti il costo soggiorno, per cui albergatori e ristoratori, non rientrando delle spese, non si fidavano e quindi non si accontentavano che il consumatore mostrasse loro il cofanetto acquistato con il relativo numero di serie.

A fronte delle numerosissime proteste delle persone che avevano acquistato, o che si erano viste regalare qualcosa di non utilizzabile, c’era stata una prima segnalazione all’Antitrust la quale aveva aperto un procedimento che poi aveva deciso di chiudere senza procedere con alcuna infrazione. MOVE GROUP S.p.a. si era infatti impegnata a rafforzare i controlli sugli obblighi contrattuali delle strutture collegate che erogavano servizi affinché i proprio clienti potessero godere del prodotto acquistato.

I problemi, però, continuavano:molte persone non riuscivano ancora a utilizzare i cofanetti e a novembre era stata inviata un’ulteriore segnalazione all’Antitrust.

Purtroppo ora è diventato pressoché impossibile riuscire ad utilizzare uno di questi cofanetti: ristoranti, alberghi ed affini non accettano più le credenziali. I siti internet a cui fare riferimento non sono più attivi. Il rimborso da parte della società appare difficile. È infatti ora in liquidazione e bisogna aspettare che si apra il fallimento per poi iscriversi al passivo. Manovra che per poche decine di euro potrebbe non essere economicamente conveniente.

Può essere comunque utile inviare una diffida per il risarcimento. Di seguito si può trovare un fac simile della raccomandata da spedire (anche via posta elettronica certificata).

 

 

 

Spett.le

MOVE GROUP S.p.A.

Piazza Castello 19

20121 Milano (MI)

Raccomandata a.r (o via pec MOVEGROUPSRL@PEC.IT)

                                                

Torino, XX XXXXX 20XX

DIFFIDA RIMBORSO COSTO COFANETTO MOVEBOX APPUNTAMENTO A TAVOLA IN CORSO DI VALIDITA’ N°(01)08058368130220XXXXXXXXXXXXX

 

Spettabile Società,

Vi scrivo in quanto possessore di un cofanetto Movebox Appuntamento A Tavola n°(01)08058368130220XXXXXXXXX in corso di validità poiché acquistato agli inizi di dicembre 2014. Poiché non è più possibile da parte Vostra procedere con l’adempimento del indicato nel cofanetto Vi diffido a restituirmi il valore del “prodotto” da me acquistato entro 15 giorni dal ricevimento della presente comunicazione.

Il denaro dovrà essere versato alle seguenti coordinate bancarie:

IBAN XXXXXXXXXXXXXX
Presso: BANK S.p.A. XXXXXX XXXXXXX

 

La presente comunicazione è inviata ai fini interruttivi dei termini di prescrizione e/o decadenza.

Mario Rossi

Via Purgatorio 11

62153 Crotone

20 MAGGIO 2016 AGGIORNAMENTO SITUAZIONE MOVEBOX – REGALONE

Purtroppo la sede legale della Movebox S.p.A. non esiste più e le raccomandate inviate all’indirizzo di piazza Castello a Milano tornano indietro.

Chi ha ancora un cofanetto di cui non ha potuto godere e non è riuscito ad inviare la raccomandata all’indirizzo di sopra, SENZA NESSUNA GARANZIA DI RISULTATO, senza cioè nessuna sicurezza di riavere indietro il danaro del valore del proprio pacchetto, può presentare istanza di insinuazione al passivo fallimentare della Azienda, entro il 28.08.2016.

Le possibilità di vedersi riconosciuto il proprio credito sono basse perché prima la Società dovrà pagare i propri dipendenti ed il Fisco, solo in secondo ordine ci saranno i clienti!

L’istanza deve seguire i dettami dell’art. 93 della Legge Fallimentare altrimenti è irricevibile. Per questo consigliamo di rivolgersi a noi per la corretta compilazione.

 

 

 

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