Voli cancellati: Si può ottenere il risarcimento dei danni?

Sembra che finalmente la situazione di gran caos che ha regnato per alcuni giorni all’aeroporto di Fiumicino a Roma sia tornata alla normalità. Vueling ha ripristinato tutti i voli che aveva cancellato.

I problemi che hanno toccato il terminal tre dello scalo aeroportuale internazionale sono stati diversi e di vario tipo: ben quattro incendi quasi consecutivi, un blackout, la cancellazione di voli e lo smarrimento di bagagli.

Ora si parla di responsabilità.

Il quadro, come ovvio quando ci sono diversi protagonisti, non è affatto chiaro. La compagnia area che ha avuto problemi è, appunto, la spagnola Vueling (con destinazione mete turistiche), la società che gestisce lo scalo è l’ADR e poi c’è l’ENAC, il soggetto che, come si legge nella home page dell’omonimo sito internet, “regola le attività di trasporto aereo in Italia”. Come ovvio in questi casi, si diceva, ogni soggetto scarica la responsabilità sull’altro.

Addirittura Matteo Renzi dice che il Governo farà delle verifiche per accertare la responsabilità. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio incontrerà nei prossimi giorni i vertici dell’Enac e di ADR.

E a farne le spese, come sempre, sono i passeggeri. Almeno 1500 persone si sono viste cancellare i voli che avrebbero dovuto portarle in vacanza e si sono ammassate per ore, giorni e notti nel terminal romano. C’era talmente tanta gente che si parla addirittura di file di persone createsi per chiedere dove mettersi in fila!

Ora la domanda è “si può ottenere il risarcimento dei danni?”. E’ molto probabile che, nonostante i soggetti coinvolti diano la colpa principale all’incendio e quindi ad una causa di forza maggiore non dipendente da loro, alla base di tutta la confusione che si è creata venga accertata la cattiva organizzazione della Vueling e della ADR. In questo caso saremo di fronte al mancato rispetto della Carta dei diritti del passeggero. Questo documento fornisce una serie di garanzie al viaggiatore come ad esempio quella del negato imbarco, della cancellazione del volo o dell’overbooking. In questi casi si ha diritto a essere trasportati alla destinazione finale con mezzi alternativi comparabili a spese della compagnia aerea oppure a farsi rimborsare il biglietto o ad essere trasportati gratuitamente al punto di partenza iniziale.

Oltre al rimborso si può chiedere anche il risarcimento dei danni per stress da vacanza rovinata, per l’unicità di momento particolare che viene rovinato (come un viaggio di nozze), etc. Il risarcimento però non scatta automaticamente, c’è bisogno di intentare una vera e propria causa nei confronti del vettore.

In ogni caso l’assistenza al viaggiatore è sempre dovuta dalla compagnia aerea, sia essa low cost o tradizionale. Per essa si intende, a seconda della soglia di tempo di attesa che varia per il tragitto che si sarebbe dovuto compiere, vitto e pernottamento in albergo.